Perfetto per il viaggio in treno (veloce) da Milano: è un libro di 187 pagine che si legge volentieri, che non pesa e dà anche idee per cercare di cambiare, almeno in parte, la propria vita.
Perché questa lettura? Perché la Gamberale è nata e vive a Roma. Mi ha colpito il titolo, ancora di più quello che c’è scritto nella quarta di copertina, cioè la spiegazione di com’è nato il “gioco” dei dieci minuti. L’idea è di una psicologa: per un mese, per dieci minuti al giorno, fare una cosa che non si è mai fatta. Una qualunque. E la Gamberale lo fa (davvero). Viene voglia di copiarla.