Sono circa duecento i cimiteri della prima guerra mondiale disseminati nella sola regione delle Fiandre Occidentali (Belgio), dove i combattimenti tra il 1914 e il 1918 hanno raggiunto una violenza non eguagliata su altri fronti. Nei pressi del villaggio di Hooge si trovano le tombe di seimila caduti del Commonwealth Britannico, di cui oltre la metà senza nome.
Il piccolo centro ebbe la sventura di trovarsi proprio sul saliente di Ypres e fu per questo conteso, preso e perso dalle parti in lotta per tutta la durata del conflitto, rimanendo di fatto una perenne prima linea.
Il villaggio originario fu letteralmente cancellato dalle mappe, ma il suo nome è rimasto legato alla storia per due eventi in particolare. Il primo: alle 19 del 19 luglio 1915 i genieri britannici della 175^ Tunneling Company, dopo aver scavato una galleria di 65 metri sotto le trincee tedesche, fecero brillare una carica da 1700 kg di esplosivo a base di nitrato di ammonio, polvere di alluminio e polvere di carbone; si trattò della più grande mina fino a quel momento mai innescata nel conflitto, che produsse un cratere del diametro di 40 metri, profondo 6 e ancora ben visibile oggi, pur essendo diventato uno stagno.
Sempre a Hooge, ormai Hooge Crater, il 30 luglio dello stesso anno le truppe tedesche utilizzarono per la prima volta nella storia dell’uomo i lanciafiamme (o fuoco liquido, come venne inizialmente chiamata quest’arma). Oggi, nello stesso luogo, oltre al cimitero, si trovano una chiesetta e un museo ricco di cimeli.
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