Quel carrarmato in mezzo alla strada a Marsiglia

Scendendo dalla basilica di Notre-Dame de la Garde verso il Vieux Port di Marsiglia, ci si imbatte, a metà della Montée dell’Oratoire, in uno Sherman M4A4 circondato dalle auto e dai motorini in sosta: è il Jeanne-d’Arc, che come tutti i carri armati della storia ha un nomignolo datogli dal suo equipaggio. Non inganni la stella americana sulla corazza frontale, perché lo Sherman fa parte del 2° Squadrone del 2° Reggimento Corazzieri dell’Esercito della Francia Libera, impegnato nell’estate del 1944 negli aspri combattimenti per la liberazione della città in mano ai tedeschi.

Il 25 agosto i “tabor” marocchini del generale De Monsabert si lanciarono all’assalto delle posizioni nemiche attorno alla basilica, appoggiati dai carri armati. Il primo della colonna – che arrancò sul ripido pavé di quello che all’epoca si chiama Boulevard Gazzino – era appunto il Jeanne-d’Arc, seguito dal Jourdan, dal Joubert, dal Joffre, dal Jean Bart e da tanti altri corazzati i cui nomi si sono persi nel passato. Nella storia però entrerà solo quello che ricorda la Pulzella d’Orléans, centrato da una granata incendiaria sparata da un cannone anticarro tedesco; morti tre dei cinque membri  dell’equipaggio e lo Sherman si bloccò a poche centinaia di metri da Notre-Dame de la Garde, dove si incrocia ancora oggi.

Consigli per un giorno a Marsiglia? Li trovate qui

Marsiglia carro armato

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2 commenti Aggiungi il tuo

  1. Franco ha detto:

    È successo anche a noi.
    Uguale uguale…

    "Mi piace"

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