“Bersi” (e gustarsi) Porto in un giorno

“O Porto não é um lugar, é um sentimento” è la frase più famosa dedicata a questa città del nord del Portogallo, scritta da Agustina Bessa-Luís. È una sensazione vera: Porto ti fa provare delle emozioni che solo lì. Ti lascia uno stato d’animo che è specifico, “di Porto”, un misto tra allegria, stare bene, tranquillità, senso di calma. Chi è già stato in Portogallo rimarrà comunque stupito dall’autenticità di questo luogo, che non è solo un “posto”, appunto. È molto di più: la Ribeira, il ponte, questo fiume che scorre veloce in un borgo che vive lento, il baccalà da provare a ogni ora (e in ogni modo), le scatolette di sardine vintage da ricercare, il vino porto da assaporare in inaspettati giardini sui tetti.

Il Douro e il ponte Luis I

La giornata parte dall’albergo scelto: Decanting Porto House, nuova costruzione in rua da Alegria con stanze a tema vino Porto, arredato semplice ma con gusto; è in una posizione strategica, in centro, ed è quindi molto comodo. La colazione, però, noi l’abbiamo fatta alla Casa do Evaristo, a duecento metri di distanza in Rua de Fernandes Tomás: il caffè è ottimo, i dolci particolari e assolutamente del territorio (provate la torta d’uova e il muffin al riso, oltre al pastel de Belém). E bastano altri duecento metri per arrivare di fronte alla Capela Das Almas, la prima chiesa ricoperta da azulejos (le piastrelle bianche e blu) che troverete sul vostro cammino. Scendete in Rua de Santa Catarina per raggiungere la maestosa Igreja de Santo Ildefonso, che vi sorprenderà sulla sinistra e vi guarda dall’alto; salite i gradini per ammirare da vicino gli azulejos. Se volete, poco prima potete fare un salto – o anche solo una foto – al Café Majestic, che risale agli Anni 30 ed è un gioiello Liberty di rara bellezza (prendere un caffè qui costa, ma l’atmosfera vi ripagherà).

Igreja de Santo Ildefonso

Uno dei posti che ti lasciano senza fiato, qui a Porto, è la Estação de São Bento, la stazione ferroviaria funzionante che è però contemporaneamente anche museo di storia, esempio unico d’architettura, museo d’arte. Sulle pareti, i quadri composti da azulejos vi racconteranno la storia portoghese (la presa di Ceuta, la battaglia di Arcos de Valdevez, l’arrivo dei reali a Porto), mentre le grandi vetrate in stile Liberty fanno entrare il sole e un grosso tabellone indica a chi viaggia gli orari. Surreale e bellissimo.

Estação de São Bento

Dopo la stazione, dirigetevi verso la cattedrale di Porto, quella del Sé, che sovrasta la Ribeira (il centro storico) e proseguite per una delle passeggiate più emozionanti da fare qui, quella sul ponte di ferro Luis I (si fanno anche le foto più spettacolari della città); da lassù vedrete il fiume Douro, le barche che trasportavano le botti di Porto (barcos rabelos), la Ribeira con le sue case colorate e strette e la sponda sud (Vila Nova de Gaia), quella dove ci sono tutte le cantine che producono il vino che prende il nome dalla città. Alla fine del ponte, c’è telefèrico de Gaia, la funivia che vi riporta giù, altezza fiume, con 4 euro. Ora, vi tocca scegliere una delle tante cantine da visitare; noi abbiamo optato per Offley e Taylor’s, ma consigliamo sicuramente quest’ultima per la qualità della visita (che si fa a ogni ora, in autonomia e con soli 12 euro a testa si hanno anche due assaggi, uno di Ruby e uno di Chip dry in un giardino pieno di fiori e pavoni).

Vista dal telefèrico

Con tre euro si può prendere, poi, una sorta di barca-Caronte che riporta sulla sponda destra del rio. Ed è finalmente ora di pranzo: andate assolutamente al Bacalhau, ristorante in Muro dos Bacalhoeiros dove, ovviamente, troverete baccalà. Ma cucinato in modi originali e non banali (come le chips o quello “dorado” che poi vi sognerete nei giorni successivi); c’è da aspettare perché non si può prenotare, ma l’attesa vale davvero: i camerieri sono spigliati e simpatici, i piatti davvero buoni e curiosi. Si spende anche poco.

Bacalhau

Dopo aver girato un po’ per le stradine della Ribeira, date un’occhiata al Palàcio da Bolsa, poi salite in Rua Mozinho da Silveira per scovare uno dei negozi più strani della città, quello di scatolette vintage di tonno, anguilla, sardine, baccalà, cozze. Si chiama Canned Seafood Shop e ci spenderete un sacco di euro! Occhio, perché non si possono portare nel bagaglio a mano. Ognuna delle 14 aziende presenti è specializzata in un tipo di pesce, quindi chiedete alle commesse. A seguire, vi tocca salire ancora più in alto, cioè sulla torre della Igreja Dos Clérigos, alta più di settanta metri e da cui si gode di una vista a 360 gradi su Porto.  Salto veloce, poi, sia alla Livraria Lello (quella che ha ispirato la Rowling per “Harry Potter”, l’ingresso costa 4 euro ma se comprate un libro vi vengono dati indietro) che al negozio A Vida Portuguesa (pazzesco sia per la struttura, che è una vecchia banca, che per quello che troverete dentro). Valgono una visita anche le due chiese gemelle, quella Do Carmo e la Dos Carmelitas. Vi siete meritati la cena: consigliamo Cantinho Do Avillez, ristorante semplice ma sofisticato in Rua Mouzinho da Silveira in cui si possono assaggiare i piatti della tradizione portoghese, rivisitati.

La Ribeira
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