Quell’ultimo ponte (perso, distrutto e ricostruito)

Il ponte che oggi permette di attraversare il Basso Reno in corrispondenza della città di Arnhem, nell’Olanda centrale, è stato costruito nel 1948. Quello antecedente, di cui ricalca fedelmente lo stile, fu distrutto dai bombardieri alleati nel 1944, dopo che la prima Divisione Paracadutisti britannica, solo un mese prima, si era sacrificata per conquistarlo e tenerlo intatto.

Ma ecco cosa accadde: nel settembre del 1944 gli alleati tentarono, con una grandiosa ma rischiosissima offensiva combinata aria-terra, di assestare il colpo di grazia al già vacillante Terzo Reich e chiudere la guerra in Europa. L’operazione “Market Garden”, tra le più ardite dell’intero conflitto, prevedeva la creazione, per mezzo di truppe aviotrasportate e aviolanciate, di un corridoio largo pochi chilometri e lungo un centinaio attraverso le linee tedesche, lungo il quale si sarebbero dovute inserire le divisioni corazzate di Montgomery per sfondare le linee nemiche e penetrare in Germania. Fondamentale per la riuscita dell’operazione era prendere intatti i ponti che attraversavano il corridoio perché se le forze di terra non avessero potuto avanzare celermente, le truppe aviolanciate non avrebbero potuto resistere che pochi giorni.

In una tranquilla domenica di settembre, cinquemila aerei (caccia, bombardieri e trasporto) e duemila alianti riversarono sull’Olanda la 82^ divisione (All American), la 101^ divisione (Screaming Eagles), la 1^ divisione britannica e la 1^ brigata polacca. A queste ultime due unità era affidato il compito di occupare il ponte di Arnehm sul Basso Reno, quello più lontano. Anzi, quello “troppo lontano”. Mentre gli americani conquistavano pagando a caro prezzo i loro obiettivi e mentre le divisioni corazzate avanzavano a rilento lungo lo stretto corridoio che rischiava in ogni momento di essere tagliato dai nazisti, i britannici del generale Roy Urquhart, dotati di solo armamento leggero, atterravano ad Arnehm sulla testa di due divisioni panzer (la 9^ Divisione SS Hohenstaufen e la 10^ Divisione SS Frundsberg), la cui presenza non era stata incredibilmente rilevata dal servizio di intelligence.

Soltanto alcuni elementi del 2° battaglione del T.Col John Frost riuscirono a conquistare il lato nord del ponte, che tennero per 5 giorni fino al totale annientamento dell’unità. Il resto della divisione britannica non raggiunse mai il ponte e dopo essersi asserragliata nel sobborgo di Oosterbeek riuscì a ripiegare con gravissime perdite attraversando alla disperata il Basso Reno. Le unità corazzate, che secondo i piani avrebbero dovuto arrivare entro due giorni dal lancio, non raggiunsero mai il ponte di Arnhem provocando il fallimento dell’intera operazione “Market Garden”, che costò agli alleati 16 mila dei loro migliori soldati.

Oggi Oosterbeek è un tranquillo quartiere residenziale della città, immerso nel verde e attraversato da piste ciclabili: nell’hotel sede del quartier generale britannico durante quei giorni terribili del settembre 1944, ha sede il museo della battaglia. Il ponte, ricostruito nello stesso luogo del precedente, nel 1977 fu intitolato a John Frost, l’uomo che con i suoi “red devils” tentò in tutti i modi di conquistarlo e tenerlo intatto.

Pubblicità

Un commento Aggiungi il tuo

  1. Mm6509 ha detto:

    Post molto bello, tuttavia mi pare che ultimamente chi si occupa degli angoli di storia stia battendo un po’ la fiacca…
    😉

    "Mi piace"

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...