Pagode e cucine di strada: ecco cosa fare ad Hanoi, la capitale del Vietnam

Se siete già stati a Saigon, vi renderete conto subito della differenza tra la capitale del sud e quella del nord, in cui siete ora. Hanoi è diversa: un po’ meno caotica, più grigia, con una presenza di motorini meno ingombrante, con i palazzoni che incombono e le danno un tocco occidentale. È centro pieno di contraddizioni e di assurdità, ma è anche uno dei più interessanti dell’Asia proprio per gli stessi motivi. Qui scoprirete cosa sono le vere cucine di strada, con fornelletti appoggiati sul marciapiede e piccole sedie di plastica utilizzate come tavolini; vedrete pagode bellissime di fianco a palazzi in rovina, farete fatica ad attraversare la strada e capirete il significato vero di confusione. Tutto questo magari mentre assaggiate un Pho (la zuppa tipica, vi assicuriamo che merita) o mentre sorseggiate un caffè all’uovo.

Basta osservare una mappa del Vietnam per capire che Hanoi non è nata per essere la capitale del Paese, ma la è diventata attraverso vicende tragiche come in poche altre nazioni al mondo. Per capire la città bisogna avere lo spirito giusto. E quindi conviene iniziare la visita dal mausoleo dell’uomo che più di chiunque altro ne rappresenta l’anima: Ho Chi Minh. Il portatore di luce (questo il suo pseudonimo) è un ometto magro e dal volto gentile, apparentemente fragile e dimesso, sempre in sandali; ha in realtà incarnato la tenacia e la forza di un popolo di cui è considerato padre fondatore, eroe, leggenda. Il Mausoleo di Ho Chi Minh è imponente  e pieno di regole; ma capiteli: lì è sepolto l’uomo più importante del Paese. Già che vi trovate nel Ba Đình District, andate a visitare la Torre della bandiera, uno dei simboli di Hanoi: si trova all’interno di un interessante Museo di Storia Militare, dove sono esposti un gran numero di mezzi che vanno dal T54 al MIG 21, dall’Half track al UH1. Ci sono anche i resti di un B52 abbattuto sopra la città nel 1972.

Museo di Storia Militare

Se l’atmosfera per voi inizia a essere troppo cupa, vi consigliamo di raggiungere in pochi minuti a piedi il Tempio della Letteratura, fondato attorno all’anno Mille e dedicato a Confucio; fu anche la prima università del Vietnam. Qui vi sembrerà di entrare in un quadro orientale, immersi in una piccola oasi di pace tra candele, incensi, enormi statue del Buddha e pareti di legno laccato di rosso. Ma troverete anche i nomi di alcuni studenti, “trasportati” da enormi tartarughe di pietra.

Il Tempio della Letteratura

Tornate di nuovo in strada, dove in generale è difficile muoversi per il caos e la mancanza di indicazioni e dove conviene spostarsi in taxi. Fatevi portare da Madame Hien, nel quartiere di Hoàn Kiếm, un ristorante frutto dell’estro di uno chef francese nipote di una vietnamita (Hien, appunto). Vi godrete atmosfera retrò e piatti di riso buonissimi in un ambiente curato e accogliente. Per il caffè uscite nella stretta e affollatissima P Ly Quoc Su, dove in mezzo alle bancarelle e a chi cucina in strada troverete il Joma: il Vietnam è grande produttore e consumatore di caffè, quindi fatevi coraggio e assaggiatene molti. Nella stessa via ci sono negozietti interessanti, come quelli fornitissimi di poster di propaganda; noi siamo entrati in quello gestito da un’anziana signora che non parlava una parola di inglese.

Riso saltato da Madame Hien

Carichi di sacchetti di plastica e pacchetti confezionati in carta velina, camminate ancora verso la cattedrale costruita dai francesi e dedicata a San Giuseppe, che è a pochi passi; una costruzione che confonde e affascina perché non si amalgama con tutto ciò che c’è intorno.

Spostatevi quindi sull’Hoàn Kiếm Lake, il lago della spada restituita (si chiama così per via della leggenda della spada del Re Dragone, che è stata restituita alle acque dopo aver ottenuto l’indipendenza dalla Cina) dove non vi stancherete di fotografare il bellissimo ponte di Huc, un nastro rosso vivo attraverso il quale si raggiunge un tempio su una minuscola isoletta.

Hoàn Kiếm Lake

Se è ancora presto per la cena, fatevi portare da un taxi alla vicina Ceramic Road, una strada costeggiata dal mosaico più lungo del mondo: 6 chilometri di tessere posizionate tra il 2007 e il 2010 che raffigurano scene della storia nazionale, ma anche celebri monumenti, disegni realizzati dai bambini, arte moderna e scorci del Vietnam. Cenate nel bellissimo Le table du chef, ristorante raffinato nell’antico palazzo sede del Press Club (che noi abbiamo scelto perché c’è una giornalista nel gruppo…), sempre nei pressi del lago Hoàn Kiếm, e ritiratevi per la notte nell’hotel La Siesta Trendy, curatissimo e che offre una fantastica colazione.

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